Citroën

La lunga storia della celebre casa transalpina inizia nel 1919 quando un giovan e brillante André Citroën dopo aver prodotto dapprima grandi ingranaggi meccanici e poi granate per l’esercito, apre la sua fabbrica automobilistica e presenta la Type A, la prima vettura con il marchio del double chevron. Nel 1922 Citroën poteva contare già 292 punti vendita in Francia, mentre la gamma si era allargata con l’arrivo della Type C che venne successivamente prodotta in oltre 50.000 esemplari. Nel corso degli Anni 20 e 30 la storia della Citroën fu segnata dalla grande epopea delle Crociere, un geniale espediente mediatico per far conoscere in tutto il mondo il nome della Casa francese, che allestì alcuni telai di Type A modificandoli in semicingolati per superare i terreni più difficili e impervi. Così nel 1923 André Citroën pensò di attraversare il deserto del Sahara con i suoi semicingolati lungo un percorso di 1.200 km. Fu un trionfo e un anno più tardi si pensò di attraversare l’Africa da nord a sud per oltre 20.000 km. La chiamarono Crociera Nera e la carovana partì il 28 ottobre 1924 per giungere in Madagascar il 20 giugno dell'anno seguente. Fu un altro successo al punto che nel 1931 si pianificò una nuova spedizione attraverso l’Asia che passò alla storia con il nome di Crociera Gialla.

Gli anni passavano e la Citroën, tra alti e bassi, continuò l’ascesa scontrandosi spesso e volentieri con un altro costruttore che stava affermandosi in quegli anni in Francia: la Renault. Negli Anni 30 venne inoltre avviato un progetto rivoluzionario: la Traction Avant, una vettura a scocca portante e a trazione anteriore. Per questo vennero assunte due grandi figure: il designer Flaminio Berttoni e il progettista André Lefèbvre. L’auto fu lanciata il 18 aprile del 1934. Un anno più tardi André Citroën morì in una clinica di Parigi a causa di un male incurabile. Michelin entrò nel capitale sociale dell’azienda e dopo la pausa per la Seconda Guerra Mondiale, la prima novità arrivò nel 1948 con la presentazione della 2CV che verrà prodotta per ben 42 anni in  quattro milioni di esemplari. Altra tappa fondamentale fu la presentazione nel 1955 quando arrivò la DS, vettura che rivoluzionò il mondo dell’auto per via design all’epoca fantascientifico e per alcune soluzioni tecniche all’avanguardia. Nel 1961 venne presentata la Ami 6, l’ultima fatica di Flaminio Bertoni che morì pochi anni più tardi, nel 1964.

L’accordo con l’italiana Maserati è del 1968: la Citroën acquisisce la maggioranza della società italiana presentando un paio d’anni dopo la SM, una coupé lussuosa ad elevate prestazioni. Le vendite non decollarono mai e la Citroën si trovò ad affrontare gli Anni 70 con una crisi profonda tanto che nel 1974 l’azionista di maggioranza, Michelin, decise di cedere l’azienda alla Peugeot. Quest'ultima venderà la Maserati a De Tomaso un anno dopo. Negli anni a seguire le sinergie tra le due aziende portarono alla nascita di modelli come nel caso della LN derivata dalla Peugeot 104. Negli Anni 90 videro la luce vetture più o meno importanti come Evasion, Berlingo, ZX e Saxo.

Nel 2010 viene presentata la prima Citroën full electric: la C-Zero. Nello stesso anno la Citroën lancia la gamma DS in omaggio alla celebre antenata del 1955. L’ultimo decennio è stato piuttosto tormentato per l’intero Gruppo PSA e solo con l’arrivo di Carlos Tavares ha portato una serie di benefici che nel 2017 sono culminati con il record di vendite. Attualmente anche Citroën è coinvolta nel profondo processo di rinnovamento a seguito della fusione tra PSA e FCA.

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